di Orion il lunedì 19 settembre 2011, 20:47
Ciao a tutti. Vi ringrazio per le indicazioni che mi state dando, sono tutte utili e sicuramente contribuiscono a creare un quadro più completo e dettagliato della situazione in Ucraina.
Vorrei fare riferimento a una frase di Ciorni.voran: “Credo che chi va in pensione dopo una vita di lavoro possa apirare a una esistenza migliore o almeno più tranquilla". Un'affermazione sulla quale sono d'accordo al cento per cento, ma uno dei motivi che mi ha convinto a trasferirmi in Ucraina (una volta andato in pensione) è proprio questo, perché le mie prospettive come pensionato italiano in Italia non sono proprio esaltanti.
Ognuno ha la sua situazione personale, quindi non credo che esista una soluzione valida indistintamente per tutti. La mia situazione futura (nel caso assolutamente improbabile che decidessi di restare in Italia dopo i 65 anni) è la seguente: pensione non eccezionale (se riceverò 1.000 euro al mese sarà già tanto, malgrado gli oltre 40 anni di attività... assurdo!) e seria prospettiva di andare a vivere sotto un ponte, visto che non ho una casa di proprietà e quindi vivo in affitto (ora pago 600 euro al mese, ma tra qualche anno saranno sicuramente di più). Questo, chiaramente, esclude anche l'idea di trascorrere 6 mesi all'anno in Ucraina e gli altri 6 mesi in Italia, prospettiva che peraltro non mi affascina troppo. Anche perché, essendo figlio unico, non ho grandissimi legami in Italia.
Forse sbaglio, ma credo che anche tra qualche anno le pensioni mia e di mia moglie, messe insieme, ci permetteranno di vivere dignitosamente in Ucraina, di certo più che in Italia.
Quanto alla prospettiva di dovermi dedicare "all'orto e al giardinaggio", in realtà coltivo da sempre un paio di hobby che rendono piacevole il soggiorno in casa anche se fuori nevica. E comunque non è che il giardinaggio sia da buttare via: in fondo è anche l'attività preferita di molti pensionati italiani che vivono in Italia e che non amano passare le giornate giocando a briscola. Come ripeto, credo che ognuno di noi abbia le sue esigenze e io cerco soprattutto la tranquillità.
Quanto ai problemi della sanità in Ucraina, mi vengono in mente i non pochi episodi di malasanità in Italia, per non parlare di una certa disorganizzazione (senza offesa per nessuno, beninteso): tanto per fare solo l'esempio più recente, per attivare un servizio (previsto dal Sistema Sanitario Nazionale italiano) a favore di una mia parente che ha il 100% di invalidità, sono dovuto andare alla ASL di competenza ben cinque volte, perdendo altrettante mezze giornate di lavoro. No comment.
Un'altra cosa: l'Ucraina, anche se ha "solo" 50 milioni di abitanti, è il secondo Paese più esteso d'Europa, quindi non so quanto sia giusto parlarne come di un'entità omogenea. In altre parole, la vita nella parte Ovest è quasi sicuramente diversa da quella nella parte più vicina alla Russia. Anche questo ha il suo peso, credo. Io comunque andrò a vivere nell'Oblast di Lviv, quindi nella parte più occidentale (peraltro l'unica che conosco, al momento).
Grazie ancora a tutti coloro che mi hanno risposto!